Cristina Bizzarri
- 15/03/2014 08:01:00
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Cantato, non canato! Leggo gli altri commenti e condivido. Nando fa emergere, con la sua lettura attentissima profonda e "religiosa" nel rispetto dellaltrui pensiero, laspetto sacrale del testo. Amina con la sua parola che crea, la benedizione amorevole. Lorenzo, il silenzio ... Che bello essermi sbagliata. (ma avrei sbirciato lo stesso ;-) )
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Amina
- 14/03/2014 19:25:00
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Una luce acquosa che non si arresta al regno delle maree, la pianta della luna monda di fuoco a mani tese che ci bagna come nessunaltra luce ... ti ho visto come sollevare il velo di una PastaMadre, imbevuta della sua presenza, dei suoi frutti... Una Poesia Speciale, in tutti i sensi..
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Nando
- 14/03/2014 18:04:00
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Trovo il testo di una purezza formale palpabile, che percepisco ma non sono in grado di spiegarne le ragioni "tecniche", è più, la mia, limpressione di un incompetente; purezza che mi rivela, è un mio modesto parere, lestrema lucidità interiore dellAutrice nel "volere" fortemente questi versi. Non riesco ancora a capirla, linterpretazione mi appare ardua, il titolo fuorviante rispetto ad una mia ipotesi, fondata su deu indizi: "velo" e "parusia", due parole che richiama il religioso e il mistico.
Ciao Lory
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